Spagna e PMA: ecco perché il paese rimane una meta preferita

Negli anni la Spagna si è consolidata come una destinazione di turismo sanitario per le pratiche di PMA per motivi che riguardano la legislazione, i costi e i vantaggi per le donne che vogliono diventare madri. Ma andiamo per gradi.

Leggi più inclusive e permissive

Nel corso degli anni, la Spagna ha adottato delle leggi che hanno aperto la strada a molti trattamenti e servizi nel campo della PMA, rendendola una delle mete primarie per il turismo sanitario. Questo perché le minori restrizioni sui trattamenti di PMA rispetto ad altri paesi consentono una maggiore accessibilità e flessibilità, soprattutto per le donne single e le coppie di donne omosessuali che cercano trattamenti di fecondazione assistita.

Nuovi orizzonti e possibilità nella PMA

La legislazione spagnola permette un’ampia gamma di trattamenti di PMA da cui scegliere, alcuni di questi sono: fecondazione in vitro (IVF), donazione di ovuli e sperma, tecniche di diagnosi preimpianto per verificare eventuali anomalie nei futuri embrioni e inseminazione artificiale. Avere meno restrizioni permette alle coppie e alle donne single di poter scegliere il servizio più adatto alla loro situazione.

Anche la conservazione degli ovuli e del seme, che permette a donne e uomini di preservare la loro fertilità più a lungo, è permessa dalla legislazione spagnola. Un altro vantaggio riguarda i limiti di tentativi. I trattamenti di PMA in Spagna non presentano limiti espliciti di tentativi, per cui è possibile provare fare altri cicli per raggiungere una gravidanza.

In Spagna non ci sono restrizioni o limitazioni riguardo l’orientamento sessuale o lo stato civile, per cui anche le donne non sposate o le donne omosessuali possono realizzare il sogno di diventare madri attraverso la PMA. I vantaggi non si fermano qui: il limite di età in Spagna è più alto rispetto alla maggior parte degli altri paesi, per cui anche donne che vogliono avere figli in età avanzata (il limite è di 50 anni) possono farlo iniziando un percorso di Procreazione medicalmente assistita.

L’anonimato dei donatori

Perché quindi le coppie di donne omosessuali e le donne single in particolare sono avvantaggiate? In molti paesi, come anche in Italia, non è possibile intraprendere un percorso di PMA con un donatore di seme anonimo, per cui soltanto coppie eterosessuali possono provare ad avere dei figli con la procreazione medicalmente assistita.

In Spagna è presente una legge che permette la donazione anonima di ovuli e sperma. Secondo questa legge, le informazioni personali del donatore sono riservate e non possono essere divulgate ai possibili riceventi. Lo stesso vale per il donatore che, una volta donato il seme, non può venire a conoscenza dell’identità di chi lo riceverà.

Le uniche informazioni che le cliniche specializzate in PMA possono rivelare sul donatore riguardano le sue caratteristiche fisiche, come il peso, l’altezza e il colore di occhi e capelli, l’etnia o il gruppo sanguigno. Sono tutte informazioni che possono influenzare le caratteristiche del bambino, per cui devono essere compatibili con la coppia o la persona ricevente.

L’anonimato rappresenta un vantaggio per tutte le parti coinvolte:

  • Per il donatore si riducono le preoccupazioni riguardo a possibili obblighi legali o finanziari nei confronti dei futuri figli. Inoltre, l’anonimato aumenta la probabilità che le persone si offrano volontari a donare il proprio seme, visto che la loro privacy viene protetta;
  • l’anonimato vale anche per i genitori, per cui sapere che il donatore non può creare conflitti futuri, offre ai genitori più tranquillità e protezione.

Non conoscere l’identità di donatori e riceventi permette ai donatori di non essere contattati dai futuri figli e viceversa. Pratica che invece è permessa in altri paesi, dove il futuro figlio, raggiunta la maggiore età, può venire a conoscenza dei dati del donatore. In sintesi, molte coppie preferiscono effettuare percorsi e cicli di PMA in Spagna per proteggere la loro privacy ed evitare conflitti in futuro con il donatore.

Costi accessibili

Infine, un altro vantaggio importante risiede nei costi dei trattamenti. In Spagna i servizi di PMA sono molto più accessibili rispetto ad altri paesi europei o statunitensi, rendendo il paese un perfetto equilibrio tra costi, qualità e opportunità per chi cerca trattamenti di fecondazione assistita. Per fare un esempio, il costo di un singolo ciclo di fecondazione in vitro (IVF) in altri paesi può variare dai 10000 ai 15000 euro, mentre in Spagna può costare dai 4000 ai 7000 euro, cifra che varia in base alle esigenze della coppia o della donna e alla clinica. Lo stesso vale per la donazione di ovuli, che in Spagna è accessibile ad un costo che varia dai 6000 ai 10000 euro, cifre significativamente più basse rispetto agli altri paesi che offrono lo stesso servizio.

Inoltre, i costi non si fermano mai ai trattamenti, visto che sono sempre necessari farmaci, analisi e visite di follow up. Anche in questo caso, i costi tendono ad essere più bassi in Spagna.

I diritti delle donne e delle coppie omosessuali: ecco perché la Spagna rimane la favorita

Una domanda che può sorgere a questo punto è: se i costi sono così tanto più bassi, vuol dire che il servizio non è di qualità o che ha meno probabilità di successo?
È normale farsi questa domanda, perché spesso pagare un costo elevato ci dà la percezione di ricevere un servizio o un prodotto prestigioso; al contrario, pagare “poco” per qualcosa può farci credere che il servizio è scadente o non è all’altezza degli altri.
Le cliniche di fecondazione assistita e il personale medico spagnolo è altamente competente e all’altezza di tutti gli altri paesi. I tassi di successo non sono minori o maggiori, in quanto gli standard rimangono gli stessi degli altri paesi. Sono le possibilità ad essere molto di più. Negli anni la Spagna si è confermata una delle prime mete per la PMA proprio per l’ampia gamma di trattamenti che offre e permette, come la fecondazione in vitro, l’inseminazione intrauterina o la diagnosi genetica preimpianto.

Oltre a permettere numerosi trattamenti, la legislatura spagnola non discrimina la persona che vuole diventare genitore, né per stato civile né per l’orientamento sessuale, ostacolo che purtroppo in molti paesi non è stato superato. In Spagna, coppie dello stesso sesso e donne single possono ricevere dei servizi a cui non potrebbero accedere nel loro paese di origine.

Accessibilità per coppie omogenitoriali e donne single

Ricapitolando, abbiamo visto come in Spagna tutti hanno il diritto e la possibilità di accedere ai trattamenti di PMA a prescindere dallo stato civile e dall’orientamento sessuale. Per questo motivo, è possibile effettuare i trattamenti con la donazione anonima di seme e ovuli, per permettere a coppie dello stesso sesso e a donne single di poter aumentare la probabilità di successo. Ad esempio, una coppia lesbica o una donna single può utilizzare il seme di un donatore anonimo per l’inseminazione artificiale.

La surrogazione commerciale e la surrogazione altruistica è illegale in Spagna. La Ley 14/2006, de 26 de mayo, sobre técnicas de reproducción humana asistida non prevede o regolamenta la maternità surrogata in nessuna delle sue forme, sia essa commerciale o altruistica.

I vantaggi e i diritti però non finiscono qui.

La Spagna permette alle coppie omogenitoriali di poter riconoscere legalmente i figli come propri. Secondo la legislazione spagnola, entrambi i genitori possono essere riconosciuti come genitori di un bambino nato con fecondazione assistita, cosa che in Italia ad esempio non è permessa. Questo si rivela particolarmente utile e importante per le coppie omogenitoriali, perché in questo modo ricevono le stesse responsabilità legali dei genitori eterosessuali. In Italia, all’interno di una coppia lesbica che ha avuto un figlio con la PMA, solo la donna che ha portato in grembo il figlio può essere riconosciuta come (l’unica) madre.

Il turismo medico

Viaggiare per poter accedere a certi trattamenti può essere meno stressante quando la meta offre l’opportunità di visitare le bellezze del territorio. L’attrazione del turismo sanitario risiede anche nel viaggio.

Per definizione, il turismo sanitario è una pratica che permette ai pazienti di potersi spostare in un altro paese per ricevere prestazioni mediche a cui normalmente non hanno accesso, spesso per motivi economici e legislativi. Questo però non vuol dire che il viaggio per una prestazione medica non possa trasformarsi in un’occasione per esplorare nuove località, culture, storie, paesaggi e approfittare delle attrazioni turistiche e del clima del paese durante il suo soggiorno.

Come abbiamo visto, la Spagna rappresenta una delle mete principali nel turismo medico perché possiede un servizio sanitario di qualità che offre prezzi accessibili e un contesto normativo favorevole. Il che significa che la legislatura permette di effettuare interventi e pratiche ancora illegali in altri paesi, come la fecondazione assistita per coppie omosessuali. Oltre a tutto ciò, la Spagna vanta una ricca offerta turistica, che vede la perfetta unione di paesaggi naturali e patrimonio culturale.

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